Salvatonica di Bondeno (FE) - 1° Ottobre 2021 - L'estate appena conclusa ha registrato una lunga serie negativa di record numerici a dimostrazione palese delle pesanti ripercussioni che il cambiamento climatico sta causando in modo ormai endemico al nostro territorio; contrassegnata dai mesi più aridi dal 1961 in Emilia Romagna, ha toccato cali drastici di precipitazioni del 50% e fino al 70% nell'area della Romagna e del Delta. In questo contesto critico, il CER Canale Emiliano Romagnolo, ha effettuato un ingente e continuo prelievo, da primato epocale, di risorsa idrica dal fiume Po a beneficio delle colture di eccellenza, ma anche delle oasi ambientali e a sostegno dell’impiego civile di acqua sulla Costa Adriatica (grazie al petrolchimico di Ravenna) Gli oltre 300 milioni di metri cubi di acqua derivata dimostrano inequivocabilmente come l'agricoltura e più in generale tutta l'economia agroalimentare dell'area considerata siano ora più che mai strettamente dipendenti dalla sua costante funzionalità. Per queste ragioni che stamane importanti personalità dei Ministeri Agricoltura e Ambiente, Regione Emilia Romagna, dei Consorzi di Bonifica (ANBI), delle Autorità idrogeologiche (ADBPO) della ricerca universitaria e delle organizzazioni professionali agricole hanno voluto presenziare all’inaugurazione ufficiale del potenziamento tecnologico ed innovativo del Palantone che consentirà allo storico impianto idrovoro di Salvatonica di Bondeno (Fe) di incrementare e rinnovare la sua determinante funzione alla luce delle conclamate esigenze che il cambiamento climatico ci impone. Il restyling del manufatto idraulico è stato un importante momento d’incontro e scambio tra i rappresentanti delle diverse governances territoriali di enti, associazioni e portatori di interesse per indirizzare le azioni e i progetti prioritari per tutta l’area Emilia Romagna ed in particolare per l’area servita dal CER (Ferrara, Bologna, Modena , Ravenna , Rimini), interventi che alla luce delle più recenti normative comunitarie dovranno realizzarsi in tempi molto ristretti, ma che al contempo, in taluni casi specifici, offriranno l’opportunità di realizzare infrastrutture oggi mancanti per evitare di cadere in profonde crisi sistemiche in grado di provocare ingenti danni economici e ambientali per le tutte le comunità locali e per l’export agroalimentare, fiore all’occhiello del paese. Nel corso della mattinata che fa parte degli eventi della Settimana della Bonifica e dell’Irrigazione 2021, coordinata dal giornalista Andrea Gavazzoli, i saluti di benvenuto sono stati portati dal sindaco di Bondeno Simone Saletti e dalla vice prefetto vicario di Ferrara Pinuccia Niglio, mentre l’approfondimento tecnico sull’ammodernamento del manufatto ha visto le relazioni tecniche del direttore generale del CER Paolo Mannini, del direttore area tecnica Marco Menetti e di Raffaella Zucaro prima ricercatrice del CREA, il Consiglio per la ricerca in agricoltura del Governo politiche e bioeconomia e delegato del Ministero al CER. Successivamente gli interventi istituzionali e di indirizzo hanno visto alternarsi il Presidente del CER Nicola Dalmonte: “In questo 2021, la distribuzione di acqua da parte del Canale Emiliano Romagnolo ,prelevandola dal Po ,ha salvaguardato un territorio agricolo ed ambientale , tra i più produttivi a livello mondiale ; risulta così fondamentale mantenere efficiente li cuore pulsante di questo canale , l’impianto Palantone , a sostegno di una sostenibilità economica, ambientale e sociale della attività produttive della nostra Regione”. Subito dopo è intervenuta l’Autorità distrettuale del Fiume Po Ministero Transizione Ecologica: “L’incontro sull’ammodernamento e potenziamento dell’impianto idrovoro Palantone del CER- che come sapete rappresenta il polmone irrinunciabile di prelievo dal Po per l’agro industria emiliano romagnola – ha commentato il Segretario Generale del Distretto del Po-MITE Meuccio Berselli - è una delle vere occasioni di scambio con istituzioni , ANBI e associazioni agricole per comprendere in modo ancora più approfondito le criticità che come pianificatore sono chiamato a mitigare e risolvere. Credo non ci sia più tempo per i tentennamenti e occorre una semplificazione normativa al più presto per realizzare quanto necessario”. La dirigenza di ANBI, presente al completo con il presidente nazionale Francesco Vincenzi e il direttore generale Massimo Gargano ha testimoniato come la lunga e fattiva catena di interventi che i consorzi di bonifica stanno realizzando in tutta la penisola siano concretamente un antidoto all’emergenza climatica. “L’utilità straordinaria del Canale Emiliano Romagnolo – ha sottolineato il presidente di ANBI Francesco Vincenzi – è sotto gli occhi di tutti ed in questi anni così difficili a causa della siccità onnipresente in questo territorio lo è ancora di più, diventando indispensabile. I Consorzi di bonifica hanno capacità progettuale dimostrata nei fatti e al meglio ed in tempi rapidi riescono tradurre in opere funzionali, in modo resiliente e pragmatico, le più strette necessità delle comunità in cui operano e del mondo agricolo, ma oggi il cambiamento del clima obbliga tutte le istituzioni a fare qualcosa in più e a farlo velocemente: pensate a quanto è stato strategico realizzare il CER più di mezzo secolo fa, ecco oggi occorre pensare al nostro futuro e quello dei nostri figli con egual lungimiranza”. Infine le conclusioni della giornata sono state affidate ad Alessio Mammi, Assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna che già nei mesi estivi aveva voluto prendere personalmente visione e e consapevolezza delle necessità dell’opera durante il sopralluogo all’impianto: “L’avvio lavori per l’adeguamento funzionale di questa opera è una grande notizia per il territorio dell’Emilia- Romagna: i consorzi idrici svolgono un ruolo centrale per la gestione dell’acqua in agricoltura e per la sostenibilità ambientale. Il sistema idrico del Canale Emiliano Romagnolo è un’eccellenza europea di grande livello per la ricerca e l’innovazione nell’uso efficiente dell’acqua. Il nostro Paese sta capendo davvero il valore delle risorse idriche: lo dimostrano gli importanti investimenti stanziati tramite il PNRR, il Piano nazionale invasi e nel fondo investimenti. Puntare sull’acqua significa riconoscere il valore vitale della risorsa idrica per le imprese e per le persone”. L’intervento (in allegato la scheda tecnica): Il CER grazie alle 4 pompe idrovore alimentate elettronicamente all’impianto Palantone di Bondeno (FE) assicura al comparto agricolo, all’economia del territorio, alle oasi ambientali e all’utilizzo civile sulla Costa il costante approvvigionamento di risorsa idrica prelevando direttamente dal fiume Po. La nuova, complessa e tecnologicamente avanzata cabina di alimentazione elettrica con alloggio impiantistico permetterà all’infrastruttura di oltre 600 metri quadrati di dimensione un sostanziale ammodernamento destinato ad incidere direttamente sulla garanzia di prelievo e successivo trasporto e distribuzione dei flussi indispensabili per il territorio circostante dal Ferrarese fino a Rimini.
[FILE WORD ALLEGATO: LA SCHEDA TECNICA RIASSUNTIVA DEL POTENZIATO IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO PALANTONE A BONDENO]
[FOTO ALLEGATA CHE RITRAE GLI ESPONENTI DI ALCUNI DEGLI ENTI PRESENTI ALL’INAUGURAZIONE ODIERNA. DA SINISTRA: IL PRESIDENTE DEL CER, NICOLA DALMONTE; L’ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, ALESSIO MAMMI; IL SEGRETARIO GENERALE DELL’AUTORITÀ DISTRETTUALE DEL FIUME PO, MEUCCIO BERSELLI; IL DIRETTORE GENERALE DI ANBI NAZIONALE MASSIMO GARGANO; IL PRESIDENTE DI ANBI NAZIONALE E ANBI EMILIA-ROMAGNA FRANCESCO VINCENZI].